



Attraverso l’obiettivo ho cercato di interrogarmi sul significato di abitare. È possibile chiamare casa un luogo che appare sterile, disanimato, privo di un’identità accogliente? Com’è possibile vivere in un’idea di innovazione architettonica che, al di là delle intenzioni, sembra dimenticare le esigenze umane più fondamentali? "Trash Bicocca" vuole riflettere sull’abitare contemporaneo, sul paesaggio urbano che ci circonda e sul rischio di costruire nuovi luoghi senza un’anima.